Ecobonus 110%: domande e risposte
Dalla pubblicazione del Decreto Rilancio, spesso è stato esposto in modo diverso da come scritto nel testo di legge. Io stesso ho sentito e letto affermazioni che ritengo siano lontane dalla vita reale. Purtroppo va detto chiaro e tondo: l’Ecobonus ad oggi non è ancora stato compreso dalla maggior parte delle persone interessate.
Rispondendo a diversi clienti, ho dedicato non poco tempo a far capire che i principali messaggi che sono passati in questo periodo, non sono reali. Ho pensato di riportarvi queste mie esperienze nella forma di domande e risposte.
D: Ingegnere, ho sentito dire che con l’Ecobonus posso ristrutturarmi la casa e non devo spendere nulla, perché mi fa lo sconto direttamente l’impresa, in fattura.
R: Purtroppo questo non è possibile, signora. Sarebbe come dire che l’impresa dovrebbe far debiti, per poter lavorare a casa sua. Se l’impresa accettasse come pagamento del suo lavoro il solo credito d’imposta, questo vorrebbe dire che l’impresa utilizza i suoi stessi risparmi per pagare gli stipendi agli operai e per pagare i materiali che poi usa da lei. Non potrebbe che esser così, perché l’impresa può iniziare ad utilizzare il credito di imposta solo dall’anno successivo, ossia dal 2021 per le fatture del 2020 e dal 2022 per le fatture del 2021. Ci pensi: l’impresa da fine ottobre 2020 a dicembre 2021, non incassa nulla dai proprietari, e spende di tasca sua per stipendi e materiali dei lavori che realizza. Non è realistico.
D: Ma come, ma allora io come faccio a fare i lavori? Non ho certo la somma sul conto.
R: Dobbiamo ancora aspettare la conversione in legge dell’attuale decreto, ed in seguito il decreto con i dettagli attuativi. Appena saranno chiari i principali aspetti, molto probabilmente i principali istituti di credito produrranno dei prodotti specifici, finalizzati all’Ecobonus. Abbiamo osservato stesse dinamiche anche in altri periodi storici, quando per esempio vi erano grossi incentivi per il fotovoltaico, le banche crearono mutui specifici per la realizzazione dell’intero intervento. Ecco, mi aspetto che accada qualcosa di analogo, dobbiamo solo aspettare. Quindi: i soldi per l’intervento verranno prestati dalla banca.
D: mi spiega meglio questo passaggio? E poi, scusi, ma lei come fa a dirlo?
R: Facciamo un esempio e diciamo che l’intervento costa 100.000 euro, giusto per fare cifra tonda. Lei chiede un mutuo alla banca e questa le presta la somma necessaria, con un costo per il servizio. Il costo del servizio è chiaramente variabile a seconda degli importi, del tempo di restituzione del prestito, delle garanzie fornite alla banca, e di altri fattori meno importanti. Solitamente questo tipo di mutui ha costi che vanno dal 7 al 12% della somma che la banca presta, e parte del credito d’imposta è certamente già concepito per pagare quel servizio, ossia per pagare parte del mutuo. Per dirla in parole povere, signora: lei vuole spendere 100, ok. Chiede un mutuo alla banca, e poiché le condizioni sono ottimali il costo del mutuo è pari al 10% della somma che la banca le consegna. Quindi se lei sa già che spenderà 100.000 euro, la banca le fa il prestito, ma poi lei dovrà restituire 110.000 euro, che è esattamente pari al credito d’imposta che matura. Finiti i lavori, cede il credito d’imposta maturato, alla banca, e questa è soddisfatta, quindi estingue mutuo e si chiude il cerchio. Se il mutuo dovesse costarle di più, dovrà aggiungere lei la somma.
D: Credo di iniziare a capire, ho preso altri mutui, negli anni. Ma, …, ed io come faccio a sapere esattamente quanto costano i lavori?
R: Questo è il lavoro dei progettisti. Ossia la prima cosa che lei deve fare, signora, è dare incarico ad un progettista, che la segua in tutto il percorso dell’Ecobonus. Tenga presente, è fondamentale che il progettista le segua anche la contabilità complessiva e tutta la pratica con la banca, se necessario. Sono passaggi in cui vi sarà complessità nella rendicontazione, ed è opportuno evitare errori. Come per altri mutui simili, la banca non erogherà il mutuo Ecobonus con leggerezza: sicuramente saranno necessari i documenti del progetto complessivo, una relazione dettagliata da parte del tecnico progettista o dello staff di progettazione, ed almeno un preventivo completo di ogni intervento da eseguire. Quindi, per rispondere alla sua domanda, signora: dia incarico al progettista; questo lavora, redige il progetto. Di seguito raccogliete almeno uno o due preventivi per attuare quel progetto e decidete a quale impresa affidare il lavoro. Deciso questo, il progettista potrà dirle esattamente quanto costerà l’intervento ed affiancarla durante la pratica di mutuo, se necessario.
D: Ho capito. Ma, ancora non mi sono chiari alcuni aspetti, scusi: ma se io chiedo 100.000 euro, la banca non controlla? Cioè, io potrei anche tenermeli, no?
R: prima di erogare un mutuo, la banca chiederà sempre una garanzia. Nella maggior parte dei casi la garanzia sarà lo stesso immobile sul quale volete compiere l’intervento, che sarà quindi ipotecato, a garanzia della somma che la banca vi presterà. Ci saranno certamente anche altre possibili soluzioni, ma sono sicuro che questo che le ho appena delineato, sarà lo scenario più frequente. Però, mi raccomando, è importantissimo sottolineare questo aspetto: poiché vi sarà una ipoteca sulla casa, non è possibile fare errori, ossia una volta fatti i lavori, poi dovranno esser raggiunti i requisiti di progetto. Per questo motivo è fondamentale che il primo passo sia la redazione del progetto e che tutta la contabilità sia tenuta da una persona molto competente. Va anche detto che la procedura di mutuo costringerà anche ad una serie di controlli formali sia prima dell’inizio dei lavori, sia, soprattutto, dopo la fine dei lavori. Pertanto è fondamentale che alla fine dei lavori non ci siano sorprese sgradite, e che ogni tassello vada al suo posto.
D: Ho capito. Senta, ma, secondo lei mi conviene chiedere un mutuo o invece spendere i miei risparmi?
R: Eh, buona domanda: la risposta più corretta è: dipende. Mi spiego meglio, signora. Volendo fruire dell’Ecobonus abbiamo già detto che il primo atto deve essere quello di dare incarico al tecnico, poi selezionare l’impresa cui affidare la realizzazione, poi andare a chiedere il mutuo. Al posto suo, avendo una certa disponibilità, conterei di prendere il mutuo per l’intero ammontare del costo preventivato e mi terrei pronto, con eventuale contante, a sopperire ad imprevisti, e ad eventuali inefficienze del sistema bancario. Perché, diciamocelo, non è mica scontato che vada tutto liscio e purtroppo, abbiamo già visto che potrebbero esserci rischi, perché la casa potrebbe essere ipotecata. Tra gli eventuali problemi, il più probabile è quello di eventuali lungaggini burocratiche legate alla concessione del mutuo. Infatti il mutuo Ecobonus potrebbe essere molto simile ai mutui per ristrutturazione e quindi, per esempio, esser concesso per parti, via via che procedono i lavori. Se però vi fossero ritardi nell’istruttoria della pratica, la mancata erogazione della quota parte di mutuo necessario potrebbe essere un problema, per esempio per il mancato pagamento dell’impresa. In questo caso, le farà molto comodo avere una certa disponibilità, per far fronte anche a questo tipo di imprevisti. Poi, ovviamente, se lei avesse abbondanti riserve, signora, se non prende il mutuo bancario è ancora meglio, perché in questo modo tiene per se il costo del mutuo ed avrà un maggior risparmio sulle tasse o, se eccedente, potrà cederlo a terzi interessati, portandolo in compensazione con somme altrimenti dovute.
D: Ho capito, credo di aver le idee chiare. Ma in ogni caso, non le dispiace se la chiamo e le faccio qualche domanda, se mi viene qualcos’altro in mente?
R: Ma certo, chiami senza alcuna remora, signora. Tenga conto che a breve vedremo il Decreto Rilancio convertito in legge e sarà certamente diverso dalla forma attuale, quindi dovremo ricalibrare alcuni degli elementi di questo nostro discorso di oggi, anche se l’impostazione generale sarà certamente questa. Dovremo sicuramente approfondire alcuni aspetti, com’è giusto.
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Allego di seguito anche la guida illustrata dell’Agenzia delle Entrate, su tutte le agevolazioni relative al Decreto Rilancio.
Agenzia delle Entrate – Guida al Decreto Rilancio 2020
Ingegnere progettista, specializzato in ristrutturazioni. Negli ultimi anni ha progettato oltre 50 interventi di ristrutturazione, con interventi sulle strutture, rifacimento impianti. Consulente tecnico presso il tribunale di Cagliari.